lunedì 28 gennaio 2008

Cos'è il "ProgettoVAR"

 
 
VAR è un software registrato di proprietà di L.Tazza e F.Galli, e realizzato, su loro specifiche, da M. Barboni.

Chi utilizzerà nel proprio PC il software per la registrazione dei dati relativi all’Accesso Vascolare VAR 1.3 può decidere di partecipare all’innovativo progetto di condividere anonimamente i propri dati con quelli provenienti da altri utenti allo scopo di conoscere i risultati degli accessi, chiedendo di essere inserito in ProgettoVAR.

ProgettoVAR è gestito – con il supporto di Distrex spa – da un Amministratore e da un Consiglio Scientifico, al momento da definire, proveniente dal Gruppo di Studio e dal Gruppo di Lavoro Laziale degli Accessi Vascolari della Società Italiana di Nefrologia.
 
Lo scopo è di conoscere e studiare i risultati dell’accesso vascolare di un paziente in emodialisi e può essere ottenuto solo se TUTTI i dati relativi all’accesso (preparazione, confezione, utilizzo ed esito) ed alcuni dati del paziente verranno raccolti insieme.

Spesso lo stesso Paziente viene trattato, per l’accesso vascolare e la dialisi, in più centri specialistici, così che l’insieme dei dati dell’accesso risulta disperso e la sua durata non quantificabile (paziente / accesso vascolare pluricondiviso).

Gli iscritti –su invito- a ProgettoVAR, aderiscono ai principi ed alle regole operative seguenti:

A) il Paziente è la figura centrale con cui gli operatori degli accessi dovranno confrontarsi. La proprietà, custodia ed utilizzo di dati clinici che lo riguardano non può prescindere dalla sua espressa volontà.

B) è solo il Paziente (pluricondiviso) che gestisce la propria identificabilità presso tutti i centri dove andrà a curarsi. All’Amministratore è affidato il compito di tenere, gestire e aggiornare un registro delle condivisioni col solo scopo di poter raccogliere insieme la totalità dei dati di un accesso vascolare. Tale registro, comunque anonimo e privato dei dati sensibili, non sarà mai reso accessibile a nessuno da parte dell’Amministratore.
Le seguenti regole sono basate, prima ancora che sulle esigenze dello studio medico, sul rispetto della persona malata e sul riconoscimento dei diritti degli operatori sanitari.
La proprietà dei dati:

regola 1: il confezionatore è proprietario dei dati relativi al paziente che ha operato e all’accesso che ha confezionato. E’ tenuto a dare tali dati, su richiesta e nell’interesse del paziente, al / ai Centri Dialisi dove il paziente verrà trattato, oltre che al paziente stesso. Ha diritto a ricevere le informazioni relative a complicanze ed esiti degli accessi confezionati e all’esito del paziente.

regola 2: I Centri Dialisi che trattano il paziente usano l’accesso, lo mantengono funzionante e attuano la prevenzione delle complicanze, fino al momento della perdita dell’accesso o del paziente (trasferimento ad altro Centro o altra terapia, decesso). Hanno il dovere di registrare tutti i dati relativi all’accesso, e di tali dati sono proprietari. Sono comunque tenuti a consegnare i dati dell’accesso vascolare al paziente in modo che possano seguirlo nelle fasi successive (trasferimento ad altri Centri o altre terapie).

regola 3: In particolare i Centri Dialisi devono condividere col confezionatore la conoscenza su complicanze ed esito dell’accesso, allo scopo di poterne determinare –insieme- la sopravvivenza.

regola 4: il paziente, al momento in cui viene informato che sarà sottoposto ad accesso vascolare, deve anche essere informato che –in analogia con quanto avviene in Medicina- tutti i dati relativi all’accesso (complicanze ed esiti) saranno condivisi tra le equipes dei medici che si succederanno nella cura, al fine di conoscere i risultati e determinare la sopravvivenza. Potrà anche essere informato che i dati relativi al proprio accesso verranno anonimamente messi a disposizione, a scopo di studio, ad altre equipes di medici e studiosi. La sua approvazione sarà determinata dal consenso informato che firmerà, e resterà conservato presso il confezionatore. In qualunque momento potrà ritirare tale consenso.